Temperature in calo ed aria certamente più invernale caratterizzeranno l’avvio del nuovo mese. Sarà solo un evento isolato o marzo promette scintille?
METEO TOSCANA. La fine della settima coinciderà con l’ingresso del nuovo mese ad anche con l’avvio della primavera meteorologica ma, rispetto agli ultimi giorni, avremo anche un cambio di circolazione che tornerà ad essere orientale.
Più freddo dunque soprattutto tra sabato e domenica che, come già abbiamo evidenziato, potranno anche caratterizzarsi con cieli spesso nuvolosi e rischio di precipitazioni sparse, nel caso anche a carattere nevoso fin sotto i 1000 metri.
Stando così le cose dunque, la caratterizzazione meteorologica dei primissimi giorni di marzo, tornerebbe ad essere tardo invernale: sarà questo un primo sintomo di un mese che riporterà in ballo il freddo o le cose cambieranno ancora?
La tendenza per la prima decade di marzo e prospettive future.
Le proiezioni a lungo termine rimangono orientate verso questa tendenza:
- con l’inizio della prossima settimana, le temperature cominceranno ad aumentare gradualmente soprattutto nelle massime mentre al mattino farà ancora piuttosto freddo con la possibilità di qualche gelata anche in pianura.
- a seguire, parliamo soprattutto da metà settimana in poi, ulteriore aumento termico con temperature massime che potrebbero ritoccare valori prossimi ai 20 gradi (nei casi di picco);
- ci avviciniamo quindi alla fine della prima decade del mese con aria più mite, dai primi sentori primaverili.
- nel seguito le prospettive si complicano: sembra possibile ancora il persistere di tempo non freddo almeno fino a metà marzo per la presenza di aria atlantica in seno alla quale potrebbero giungere alcune perturbazioni. Vi è poi una incognita che al momento non è possibile valutare e che si riferisce al surriscaldamento stratosferico che dovrebbe compiersi in questi giorni. Tale evento, non è escludibile a priori, che possa interferire con il proseguo del mese.
In conclusione: partenza marzolina un po’ più fredda ma non di lunga durata seguita da una fase più mite e probabilmente un po’ più asciutta.
Tutto da rivalutare alla luce dei prossimi aggiornamenti
