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PRECIPITAZIONI SABBIOSE – SABBIA IN SOSPENSIONE ANCHE SULLA TOSCANA – meteo flash

La Toscana rimane sotto il tiro di correnti sciroccali che domani troveranno una ulteriore intensificazione. Nel frattempo si segnalano le prime precipitazioni cariche di sabbia.

METEO TOSCANA. Nelle ultime ore, gran parte dell’Italia è stata avvolta da una fitta coltre di sabbia proveniente dal deserto del Sahara. L’immagine allegata evidenzia chiaramente la portata del fenomeno: un’intensa concentrazione di pulviscolo atmosferico si estende su quasi tutto il territorio nazionale, dalla Sicilia fino alla Pianura Padana, coinvolgendo anche le regioni balcaniche e il Mediterraneo centrale.

Ma cosa sta succedendo esattamente?

Il fenomeno è noto come trasporto di polveri sahariane, ed è tutt’altro che raro nel bacino del Mediterraneo. Tuttavia, la presenza così estesa e densa come quella osservata in queste ore è un evento che richiama l’attenzione per la sua intensità e diffusione. Si tratta di particelle finissime di sabbia sollevate dai venti caldi del Nord Africa, che raggiungono l’atmosfera superiore grazie a correnti ascensionali. Da lì, vengono trasportate verso nord-ovest dai venti in quota.

Nell’immagine abbiamo evidenziato con i vettori rossi i venti responsabili del trasporto delle particelle, e la loro direzione conferma l’origine sahariana.

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Immagine della concentrazione sabbiosa attuale fornita dal sistema europeo Copernicus

Le conseguenze sul nostro territorio

Questa condizione ha diverse implicazioni:

  • Qualità dell’aria: Le concentrazioni di PM10 (polveri sottili) aumentano sensibilmente, superando spesso le soglie di normalità.
  • Piogge “sporche”: Quando la sabbia incontra precipitazioni, il risultato è la famigerata pioggia di fango, che lascia depositi evidenti su auto, terrazze e strade. Sono infatti proprio in questo frangente in azione modeste precipitazioni sparse ad elevato contenuto sabbioso.
  • Impatto climatico: Queste polveri possono avere un ruolo nell’assorbimento della radiazione solare e nella formazione di nubi, influenzando temporaneamente le condizioni meteorologiche.

Quando finirà?

Secondo i modelli previsionali, il rientro verso condizioni atmosferiche più “pulite” potrebbe avvenire entro le prossime 24 ore, con un progressivo spostamento del fronte sabbioso verso est e sud-est. L’arrivo di correnti più fresche dall’Atlantico dovrebbe favorire la dispersione del particolato, migliorando la qualità dell’aria e restituendo cieli meno carichi di particolato.

Un fenomeno sempre più frequente?

Il cambiamento climatico e l’alterazione dei pattern atmosferici stanno rendendo questi eventi sempre più comuni e duraturi. La sabbia sahariana, oltre ad essere un potente vettore atmosferico naturale, è anche un indicatore di come i sistemi climatici globali siano interconnessi. Il Sahara, pur trovandosi a migliaia di chilometri di distanza, può influenzare sensibilmente la nostra aria e il nostro cielo.


Il cielo opaco e giallastro che anche oggi stiamo osservando e che anche in passato è capitato frequentemente di osservare non è soltanto un’anomalia visiva, ma un chiaro segnale di dinamiche climatiche complesse. Monitorare questi fenomeni, comprenderli e adattarsi sarà fondamentale anche per le nostre città e per la salute dei cittadini.

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